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martedì 30 aprile 2013

Provenza - Gole del Verdon e Moustier St Marie

 
Aprile, tempo di ponti e gite fuori porta, delle prime giornate in spiaggia e dei picnic, quando i giacconi pesanti tornano negli armadi e spuntano i maglioncini di cotone e le prime scarpe aperte.. tutto questo nella normalita' ma in questo luuuungo periodo da "foresta pluviale" di normale c'e' poco.. c'e' solo la pioggia.. piu' intensa, piu' lieve accompagnata da temporali ma comunque sempre pioggia! Ma possiamo noi farci scoraggiare?? Naaa... Scelgiamo il sud della Francia, dove le guide  indicano ci sia il sole per ben 300 giorni l'anno.. ecco... siamo nei restanti 65 :-) Abbiamo preso in affitto da un collega una deliziosa casa a Roquebrune, nell'entroterra di St Rapahel all'interno di un villaggio circondato da un campo da golf (... trovare le palline "fuori rotta" in giardino e' piuttosto probabile!) e approfittando della vicinanza con Genova siamo partiti nel tardo pomeriggio del 24. 
Dopo un primo tratto che attraversa cittadine e zone commerciali ci addentriamo nella natura provenzale in direzione delle Gole del Verdon.  


Ad ogni curva il paesaggio appare completamente diverso, un misto tra roccia giallo ocra, macchia mediterranea, altopiani e punte rocciose. Sullo sfondo appaiono ogni tanto piccoli paesini medioevali che sembrano fuori dal tempo. Poi, quasi all'improvviso, a lato della strada inizia un piccolo muretto che la delimita, la montagna e' di fianco a noi alta ma non si capisce dove sia la base, ci accostiamo, scendiamo dall'auto e ci ritroviamo davanti al vuoto di cui scopro di aver un certo timore...laggiu', centinaia di metri piu' in sotto, scorre un serpente verde acqua di cui a stento ci arriva il rumore, un serpente che si e' fatto strada, ha scavato la roccia sino a creare questo spettacolo della natura a cui ci troviamo difronte.
Mangiamo baguette farcite all'aperto e poi riprendiamo il viaggio costeggiando le gole da est ad ovest, fermandoci spesso per ammirare nuovi scorci panoramici.
Attraversiamo il ponte famoso per il bunging jumping, costeggiamo il lago Saint Croix e saliamo sino a Moustier St.Marie classificato tra i villaggi piu' caratteristici della Francia.



La cittadina, divisa in due quatieri dal torrente Adou, e' celebre per la sua maiolica e per la sua stella a cinque punte appesa alle alte rocce che la sovrastano con una catena d'argento di 227 metri.

Secondo la leggenda, si tratta di un ex-voto qui collocato per volere del Duca di Blacas che, fatto prigioniero dai saraceni durante le crociate, fece voto di Notre-Dame-de-Beauvoir se fosse riuscito un giorno a tornare a casa.

A ti ped Viege mario                    Ai tuoi piedi,Vergine Maria
Ma cadeno penjarai                     Appendero la mia catena
Se jamai                                          Se mai tornero
Tourne maï
A Moustiers dins ma patrio        A Moustiers nella mia patria.


Al suo ritorno, tenne fede al giuramento. La catena originale sarebbe stata tutta in argento e la stella portava sedici raggi come l'emblema dei Blacas venne tolta nel 1793 durante la rivoluzione e poi ricollocata durante la restaurazione. La catena e la stella caddero più volte a terra ed ogni volta vennero sostituite. Quelle che si vedono oggi sono del 1957 e vennero riparate nel 1995 dopo una rottura.



martedì 2 aprile 2013

La magia della neve che cade e rumore non fa


 Abbiamo approfittato di qualche giorno di vacanza per fare una puntatina in montagna sperando di trovare ancora un pò di neve per qualche scivolata con il bob e ci siamo ritrovati in giorni di mutazioni climatiche di ogni tipo!! Il venerdi durante il viaggio ci ha accompagnato una pioggerellina con nebbiolina annessa triste triste ma poche curve prima di giungere alla meta si è aperto un cielo blu blu e ci siamo ritrovati letteralmente sopra le nuvole. Il caldo ci ha persino concesso qualche minuto in maglioncino in terrazzo... mai più ci saremmo aspettati di ritrovarci difronte ad una parete bianca e ad una nevicata fitta fitta il mattino seguente! 
  
La piccola pulce si è cimentata nella prima ora di lezioni di sci nonostante le condizioni meteo avverse e dei genitori da strapazzo che non le hanno fornito nemmeno gli occhialini e la crema e dopo due sole ore di lezione ha acquisito la padronanza e lo stile tipico degli esserini incoscienti e con baricentro rasoterra... la discesa libera (con tanto di passaggio sotto il cartello RALLENTARE)!
 
Dopo 10 anni ho deciso di riprovare gli sci ( il mio fondoschiena ringrazia per aver lasciato lo snowboard a riposo) e sebbene lo stile non sia proprio dei migliori sono riuscita a non sfracellarmi e a sentirmi dire "MAMMA COME SEI LENTA!!"  :)